Napoli, 16 dicembre, 2021
In occasione del 225° anniversario della presenza diplomatica degli Stati Uniti d’America a Napoli, la Console Generale Mary Avery ha ospitato una cerimonia ufficiale presso la storica sede del Consolato Generale in Piazza della Repubblica.
“Quella di Napoli – ha ricordato la Console Generale nel suo discorso – è una delle nostre sedi di rappresentanza diplomatica più antiche al mondo. Gli archivi del Dipartimento di Stato americano attestano che fu istituita il 16 dicembre del 1796, al tempo in cui Napoli era capitale del Regno delle Due Sicilie.”
“Oggi come allora – ha aggiunto – gli Stati Uniti e il Sud Italia sono legati da una profonda amicizia, da una solida alleanza, e da intensi e proficui scambi commerciali e culturali. Intere generazioni di Italo-Americani hanno contribuito in maniera sostanziale alla formazione degli Stati Uniti, influenzando ogni aspetto della realtà americana”.
Nel corso dell’evento, il Vice Sindaco di Napoli Maria Filippone ha consegnato una targa alla Console Generale “in segno di rinnovata e profonda amicizia con la comunità americana che vive ed opera nella nostra città”.
Il testo integrale del discorso:
Facebook e Instagram una collezione di foto storiche che testimoniano la grande amicizia tra il popolo americano e la città di Napoli, e che raccontano momenti indimenticabili come la storica visita del Presidente John Kennedy il 2 luglio del 1963. Vorrei cogliere questa opportunità per ringraziare l’Archivio Storico Carbone per la collaborazione che ci ha offerto e per il prezioso materiale fotografico che ci ha fornito. La reciproca comprensione e le collaborazioni che nel tempo si sono sviluppate si sono rivelate fondamentali per il progresso delle nostre società, e lo saranno ancora in futuro per le sfide comuni che continueremo ad affrontare insieme. E’ vero, talvolta i nostri Paesi si sono trovati in disaccordo, ma non abbiamo mai permesso che le nostre divergenze lasciassero un segno nei nostri rapporti. Condividiamo gli stessi valori, sosteniamo entrambi la democrazia, la libertà e la trasparenza, e per questo resteremo sempre l’uno al fianco dell’altro. Grazie a tutti per la vostra attenzione.
Come ho già ricordato in altre occasioni, quella di Napoli è una delle nostre sedi di rappresentanza diplomatica più antiche al mondo. Gli archivi del Dipartimento di Stato americano attestano che fu istituita il 16 dicembre del 1796, al tempo in cui Napoli era capitale del Regno delle Due Sicilie. Ciò che è ancora più sorprendente è che esiste un legame tra gli Stati Uniti d’America e Napoli che è perfino antecedente a quella data. Mi riferisco infatti, alla intensa corrispondenza che il filosofo e giurista napoletano Gaetano Filangeri ebbe con Benjamin Franklin, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti d’America. L’importanza di quello scambio epistolare, in particolare su ciò che Filangeri chiamò il “diritto alla felicità,” fu tale da ispirare Benjamin Franklin su alcuni passaggi della Costituzione degli Stati Uniti d’America, la cui stesura fu completata il 17 settembre del 1787. Oggi come allora, gli Stati Uniti e il Sud-Italia sono legati da una profonda amicizia, da una solida alleanza, e da intensi e proficui scambi commerciali e culturali. Intere generazioni di Italo-Americani hanno contribuito in maniera sostanziale alla formazione degli Stati Uniti, influenzando ogni aspetto della realtà americana. La storia dell’ingegnere Rocco Petrone ne è un esempio: figlio di immigrati italiani partiti dal Sud Italia, arrivò a dirigere le operazioni di lancio della NASA negli anni Sessanta, spingendo gli Stati Uniti fino alla loro prima missione sulla Luna, e ricoprendo in seguito il terzo più alto incarico alla NASA. Allo stesso modo, nel corso dei secoli, la presenza americana si è sviluppata fino a diventare parte integrante della cultura e della storia di Napoli, spesso contribuendo a valorizzare le risorse e le eccellenze del Sud Italia. Così accadde negli anni Cinquanta del secolo scorso, ad esempio, quando lo scienziato americano Ancel Keys trascorse un lungo periodo nel Cilento per studiare da vicino gli effetti benéfici di un’alimentazione che oggi il mondo intero riconosce come “Dieta Mediterranea.” Per oltre due secoli, uno dei principali obiettivi degli Stati Uniti in Italia è stato quello di costruire legami duraturi tra i nostri due Paesi. Guardando alla nostra storia recente, è facile trovare testimonianza di questi legami non lontano da qui, come la collaborazione tra il Parco Archeologico di Ercolano e il Packard Humanities Institute, una partnership pubblico-privato che in oltre vent’anni ha prodotto risultati straordinari nella conservazione dei beni culturali. In ambito tecnologico, altrettanto emblematico è l’esempio della Apple Developer Academy, nata qui a Napoli grazie alla collaborazione con l’Università di Napoli Federico II. Dalla sua apertura nel 2016, la Apple Developer Academy ha già fornito opportunità di apprendimento e di carriera a migliaia di aspiranti programmatori, innovatori e imprenditori. Infine, vorrei ricordare il contributo essenziale che Napoli e il Sud Italia hanno fornito nella costruzione dell’alleanza atlantica di cui fanno parte Stati Uniti e Italia. Napoli è sede di uno dei più importanti comandi europei della Marina Militare Americana. A questo proposito, vorrei ancora una volta ringraziare le istituzioni cittadine e tutto il popolo napoletano per l’accoglienza e l’ospitalità che da molti anni offrono alle migliaia di americani, civili e militari, che qui risiedono. In occasione di questo importante anniversario, lo scorso mese di maggio il nostro Consolato, ha lanciato, in collaborazione con l’Archivio Storico Carbone, la campagna fotografica #AmericaNA225. Nel corso di questi sette mesi, abbiamo condiviso sui nostri profili