Il Consolato Generale rende omaggio a Giovanni Falcone partecipando al progetto “Un Albero per il Futuro”

Napoli, 7 dicembre 2021

Grazie a una collaborazione avviata con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità e con la Fondazione Giovanni Falcone, il Consolato Generale entra a far parte di “Un Albero per il Futuro”, il progetto nazionale di educazione alla legalità ambientale promosso dal Ministero della Transizione Ecologica.

Ad annunciare l’adesione al progetto è stata la Console Generale Mary Avery durante la cerimonia di messa a dimora, nei giardini del Consolato, di una gemma prelevata dal famoso Albero Falcone, un esemplare dì “Ficus macrophilla” che cresce a Palermo nei pressi dell’abitazione dove il Giudice Falcone visse fino a quel tragico 23 maggio.

“È un piccolo gesto che ha una doppia finalità. Innanzitutto, dare il nostro contributo al progetto di creare un grande bosco diffuso e sostenere in modo concreto la lotta ai cambiamenti climatici”, ha detto la Console Generale Mary Avery. “È anche un gesto che ci permette di rendere omaggio alla memoria del Giudice Giovanni Falcone che ebbe un rapporto speciale con gli Stati Uniti, in particolare con gli organi di giustizia americani”.

Alla cerimonia sono intervenuti il Colonnello Raffaele Manicone, Comandante del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Roma, e Maria Falcone, Presidente della Fondazione Giovanni Falcone, che ha inviato un messaggio e un video di ringraziamento.

Il testo integrale del discorso

Buongiorno a tutti,

Autorità civili e militari, gentili ospiti:

E’ un onore per me ospitarvi qui oggi. Vorrei innanzitutto ringraziare l’Arma dei Carabinieri, e in particolare il Colonnello Raffaele Manicone, comandante del Raggruppamento Biodiversità di Roma, per avere accolto con grande entusiasmo la nostra richiesta di partecipare all’iniziativa “Un Albero per il Futuro.”

Ringrazio anche per la loro presenza, il Generale Antonio Jannece, Comandante dei Carabinieri Legione Campania, e i colleghi della nostra Ambasciata a Roma, Scott Seeley-Hacker, Bryan Lambert and David Orozco.

Siamo particolarmente felici di aderire all’iniziativa “Un Albero per il Futuro” poiché ci offre la possibilità di promuovere al tempo stesso i valori della sensibilità ambientale e della legalità.  La pianta che tra poco metteremo a dimora, infatti, è nata da una gemma prelevata dall’Albero Falcone a Palermo, nei pressi dell’abitazione dove il Giudice visse fino a quel tragico 23 maggio1992.

Lo scorso mese di luglio, la città di Napoli ha ospitato il G20 su Clima, Ambiente ed Energia a cui hanno partecipato anche il capo dell’Agenzia americana per la Protezione Ambientale Michael Regan, e l’inviato speciale del Presidente Biden per il Cima, John Kerry.

Proprio alla vigilia di quell’appuntamento, l’Inviato Speciale per il Clima John Kerry ha dichiarato che siamo sull’orlo del più grande cambiamento dai tempi della Rivoluzione Industriale, e che proteggendo l’ambiente, abbiamo la possibilità reale di migliorare la vita delle persone. Siamo perciò felici di poter contribuire con un piccolo, ma concreto gesto, alla sfida più importante che accomuna tutti i nostri Paesi: la cura per l’ambiente e il contrasto ai cambiamenti climatici.

Come ho già ricordato in altre occasioni, la presenza diplomatica degli Stati Uniti a Napoli è una delle più antiche al mondo. Tra meno di due settimane, il nostro Consolato festeggerà 225 anni dalla sua nascita, in quello che allora, nel 1796, era il Regno di Napoli e Sicilia.

Non poteva esserci occasione migliore per anticipare questo anniversario, se non quella di rendere omaggio alla memoria del giudice Giovanni Falcone, una figura che consideriamo un simbolo del rapporto di amicizia e fiducia reciproca tra Stati Uniti e Italia.

Il rapporto di collaborazione che il Giudice Falcone mantenne per diversi anni con i suoi colleghi americani portò a risultati straordinari. A far nascere quel rapporto così intenso fu anche la sua partecipazione nel 1986, su invito della nostra Missione Diplomatica in Italia, al prestigioso programma di scambio professionale “International Visitor Leadership Program”.

Nei suoi succesivi viaggi negli Stati Uniti, Giovanni Falcone ebbe modo di continuare a dialogare con i più alti rappresentanti degli organi di giustizia americani, molti dei quali incontrati per la prima volta proprio durante quel programma di scambio sponsorizzato dal governo americano. Grazie alle sue intuizioni e alla sua tenacia, riuscì a introdurre elementi di novità nelle tecniche investigative e nel sistema giudiziario italiano, tali da produrre un impatto senza precedenti nella lotta al crimine internazionale, sia in Italia che negli Stati Uniti.

Siamo quindi orgogliosi di far crescere qui, presso la nostra sede, una delle talee prelevate dai Carabinieri della Biodiversità dal grande Albero Falcone di Palermo. Siamo certi che la sua professionalità e la sua dedizione continueranno per sempre a ispirare il lavoro di donne e uomini delle istituzioni, italiane e americane.

Grazie.