11 giugno 2022
A nome degli Stati Uniti d’America, esprimo l’auspicio di un futuro di pace e aperto per il popolo russo, nel giorno in cui celebra la Festa nazionale russa. Il 12 giugno del 1990 segna un un passo importante nella realizzazione delle aspirazioni del popolo russo per la libertà, la democrazia, e l’abbattimento delle barriere che li separano dal resto del mondo. I cittadini russi, come tutti gli altri, meritano di vivere le loro vite liberi dalla repressione e di poter esercitare diritti umani e libertà fondamentali senza temere ritorsioni. E questo include il diritto di esprimere le loro opinioni e di participare in modo pacifico alle attività civili e politiche nel loro Paese.
Purtroppo questa non è la realtà nella Russia di oggi, dove il Cremlino ha intensificato la repressione contro la società civile e i media indipendenti. Troppi cittadini russi sono in carcere per aver commesso il “crimine” di aver denunciato il potere per le azioni del loro governo. Questa repressione interna avviene mentre il Cremlino è impegnato in una guerra non provocata e ingiustificata contro uno Stato sovrano confinante. Il governo russo sta cercando di tenere i propri cittadini allo scuro in merito alle atrocità commesse contro il popolo ucraino.
La guerra del Cremlino ha lasciato la Russia isolata a livello internazionale, e sta derubando i cittadini russi della possibilità di costruire un futuro migliore in armonia con i propri vicini. L’isolamento non è inevitabile, ma il risultato di scelte fatte dalla leadership russa. Nel giorno della Festa nazionale russa, riconosciamo le aspirazioni del popolo russo che ancora cerca, come fece nel giugno del 1990, libertà e dignità, spesso a rischio della propria vita.