L’Incaricato d’Affari Kelly Degnan commemora 9/11 con i rappresentanti della città di Roma

Chargè d'Affaires Degnan Commemorates 9/11

11 settembre 2017
Piazza di Porta Capena, Roma

Sono passati sedici anni dai terribili eventi dell’11 settembre 2001. Per molti di noi, la tragica morte di quasi tremila persone al World Trade Center, al Pentagono e in Pennsylvania ha rappresentato un brusco risveglio, il momento in cui il terrorismo è diventato fin troppo reale.

In un attimo, le vite di persone comuni, colte nella loro vita quotidiana, sono state cancellate. Molti di loro erano turisti arrivati da altri Paesi, compresa l’Italia.

Mentre seguivamo con sgomento lo sviluppo di quegli spaventosi eventi, abbiamo sentito anche profondo orgoglio verso le centinaia di soccorritori – vigili del fuoco, poliziotti, paramedici – che stavano mettendo a rischio la loro vita per fare ciò per cui erano stati preparati: aiutare chi aveva bisogno d’aiuto. Tragicamente anche molti di questi coraggiosi professionisti sono morti quel giorno.

Nelle ore, nei giorni e nelle settimane successive siamo stati confortati dall’incredibile solidarietà e dal sostegno della comunità internazionale e di tutta Italia. Eravamo affranti ma sapevamo di non essere soli nel nostro dolore.

Quella solidarietà e quel sostegno continuano ancora oggi, ed è un onore per me prendere parte a questa cerimonia di commemorazione. A nome dell’Ambasciata e del popolo americano, ringrazio la città di Roma e tutti gli italiani per aver ricordato questo triste anniversario e per essere al nostro fianco nella lotta globale contro il terrorismo, ancora in atto.

Dopo l’11 settembre, i terroristi hanno continuato a strappare le vite di vittime innocenti a Bruxelles e a Bassora, a Londra e Orlando, a Parigi come in molti altri posti in tutto il mondo. Per questo motivo, nel commemorare l’anniversario dell’undici settembre, invitiamo tutti a ricordare non solo coloro che sono morti sedici anni fa ma anche i tantissimi altri che hanno perso la vita, o i loro cari, per mano dei terroristi.

Non dimenticheremo mai coloro che sono stati strappati via da noi, e non smetteremo mai di lavorare per costruire un mondo più sicuro e più florido, un mondo nel quale ci auguriamo che l’estremismo violento – in tutte le sue forme – sia solo un ricordo del passato.