Intervento della portavoce deValcourt-Ayala al Centro Studi Americani

La portavoce Lillian deValcourt-Ayala è intervenuta al Centro Studi Americani di Roma alla presentazione della mappa del Nord America di Martin Waldseemüller organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, ed alla consegna del volume “Raccontami l’America” ai 98 giornalisti premiati da parte della Associazione Amerigo.

11 luglio 2019
Centro Studi Americani

(As prepared for delivery)

E’ un vero piacere essere qui con voi oggi. Ringrazio Michele Ricceri,  coordinatore del chapter di Amerigo – Firenze per l’invito, e voi tutti per la vostra presenza.

Abbiamo appena assistito alla presentazione della versione digitale della Mappa di Martin Waldseemuller, che è custodita nella Biblioteca del Congresso Americano.  Risalente al 1507, fu la prima volta che apparve la parola “America” su una mappa.  Un nome che ci riporta al grande navigatore Amerigo Vespucci, alla scoperta dell’America e naturalmente alla vostra stimata organizzazione.

Siamo qui per la presentazione del libro “Raccontami l’America, un’occasione per festeggiare i dieci anni del premio giornalistico e per ricordare l’importante ruolo svolto dai giornalisti italiani nel raccontare l’America agli italiani, le sue sfumature, le avanguardie e anche le sue criticità.

In questo senso, il Premio Amerigo rappresenta un importante riconoscimento ai tanti professionisti che negli anni hanno fotografato e analizzato i tanti aspetti di un Paese dinamico e in continua evoluzione.

Io stessa ho avuto l’onore di partecipare alle ultime due edizioni del Premio e di incontrare molti di voi.  Sono davvero tanti gli avvenimenti che abbiamo vissuto insieme e che hanno cambiato la nostra prospettiva, che hanno segnato un’era.

Poichè quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario dell’allunaggio, vorrei citare un libro di Orianna Fallaci, intitolato “Quel giorno sulla luna,” che racconta della sua esperienza nel centro NASA a Houston e nella base di Cape Canaveral in Florida, prima dello sbarco. Un libro che sottolinea l’importanza storica di un evento che ha davvero cambiato un’epoca.  E poi la grande voce di Tito Stagno, che commentava in diretta lo sbarco sulla luna di Neil Armstrong e Edwin “Buzz” Aldrin, e che abbiamo avuto ospite al nostro ricevimento del 4 luglio, fino al mio personalissimo e vivo ricordo di quando, da giovane studentessa a Firenze, ascoltai per la prima volta un telegiornale in lingua italiana. Fui colpita fin da subito dal mondo giornalistico italiano e dall’attenzione che riservava alle notizie che riguardavano gli Stati Uniti.

Voi giornalisti avete avuto e avrete sempre un ruolo fondamentale nel raccontare gli Stati Uniti agli italiani.  Ci aiutate a cogliere il significato degli eventi e li comunicate in modo semplice e diretto.  Il vostro lavoro contribuisce a mantenere ben saldi i rapporti tra i nostri due Paesi, contribuendo ad accrescere ulteriormente la nostra partnership.

Mi auguro vivamente che possiate continuare a raccontare l’America all’Italia, della profonda amicizia che ci lega l’uno all’altro; a raccontare quanto dell’America è in realtà già presente nel vostro paese e vice versa.

A voi tutti, buon lavoro! Congratulazioni per quanto avete già fatto per i nostri due paesi negli ultimi 10 anni, e i miei migliori auguri per i vostri progetti futuri.