Intervento dell’Ambasciatore Eisenberg alla cerimonia di inaugurazione per i “New American Studies”

L'Ambasciatore USA Eisenberg

Università di Napoli l’Orientale
15 novembre 2017

(As prepared for delivery)

Grazie, Rettore, per averci accolti qui oggi. Ho molto apprezzato il suo intervento e il tempo che ha voluto dedicarmi per illustrarmi la storia di questa prestigiosa università, e il suo impegno nel sostenere i forti legami culturali che esistono tra i nostri due Paesi.

Da Ambasciatore degli Stati Uniti, è importante per me visitare il maggior numero possibile di regioni italiane per conoscere più a fondo il vostro Paese, che è un grande amico degli Stati Uniti. Questa di Napoli è la mia prima visita istituzionale al di fuori di Roma, ed è una scelta assolutamente appropriata, poiché gli Stati Uniti aprirono la loro prima sede diplomatica in Italia proprio qui, nel 1796, durante il Regno di Napoli. Io e mia moglie siamo molto contenti di essere qui, e non vediamo l’ora di incontrare i napoletani, di ammirare la vostra meravigliosa città, e di conoscere meglio la sua storia e la sua cultura.

Italia e Stati Uniti hanno da molti, molti anni, un rapporto stretto e solido; un rapporto basato su legami familiari, commerciali, e su una storia comune che comprende anche la liberazione dell’Italia dal fascismo. Oggi il nostro rapporto si mantiene tale grazie a interessi e valori condivisi.

I nostri due Paesi sono ottimi partner e possono fare grandi cose insieme. Non sempre siamo d’accordo su tutto, ma questo è normale perché siamo due popoli diversi. Ma per restare amici e partner, occorre studiare ognuno la cultura dell’altro, e capire da dove veniamo. Da qui nasce l’importanza dei corsi di studi americani nelle università italiane, e l’impegno della Missione Diplomatica degli Stati Uniti nel promuoverli.

Nel 2016, abbiamo lanciato l’iniziativa degli “American Studies” e finanziato nuovi contratti di insegnamento presso otto università italiane, tra cui L’Orientale di Napoli. Questi finanziamenti includono anche fondi destinati all’acquisto di libri e altri materiali per sostenere i corsi dei professori affidatari e integrare le biblioteche universitarie.

E quest’anno siamo riusciti ad estendere il finanziamento e aggiungere altri due contratti, portando il numero delle università italiane coinvolte da otto a dieci.

Vorrei ringraziare i nostri partner istituzionali in questa iniziativa: l’Associazione Italiana per gli Studi Nordamericani e il Centro Studi Americani di Roma. Entrambi hanno contribuito alla pianificazione e alla realizzazione di questo progetto, accolto con entusiasmo anche dal Ministero dell’Istruzione.

La nostra speranza era che questi finanziamenti alle università – seppur circoscritti nel tempo – portassero alla creazione di ulteriori contratti di insegnamento di American Studies a tempo indeterminato. Sono molto lieto che, a seguito della nostra iniziativa, l’Università di Napoli L’Orientale sia stata la prima ad approvare una nuova posizione di ricercatore di fascia B in Storia degli Stati Uniti e Relazioni Internazionali.

Congratulazioni, Rettore Morlicchio, per questo importante passo verso il rafforzamento degli Studi Americani in Italia. Ci auguriamo che altre università italiane condividano la vostra visione e seguano il vostro esempio.

Gli Stati Uniti hanno bisogno di Paesi amici e partner stretti, come l’Italia. La sicurezza e la prosperità dei nostri due Paesi sono strettamente collegate. Lavorando insieme possiamo affrontare meglio le minacce alla sicurezza e alla prosperità e promuovere i nostri valori democratici. Dobbiamo quindi preservare e incrementare la nostra comprensione reciproca promuovendo l’istruzione e la diplomazia culturale. Nel fare ciò, non avremmo potuto trovare un partner migliore dell’Università L’Orientale di Napoli.

Grazie mille.