Roma, 19 aprile 2016
(AS PREPARED FOR DELIVERY)

Buon pomeriggio e grazie moltissimo per l’opportunità di poter essere parte del sesto “Salone della giustizia”.
L’anno scorso ho avuto il privilegio di intervenire al Salone della Giustizia e parlare della intersecazione tra diritto e business. Parte del mio intervento fu incentrato sulla riforma della giustizia civile. Proprio questa settimana, ho cenato con degli avvocati e dei magistrati per parlare dei progressi fatti dall’Italia, e di quelli che l’Italia sta continuando a fare, in questo campo. Giovedì parlerò agli studenti dell’Università Bocconi di Milano riguardo il legame tra la riforma della giustizia civile e l’attrazione degli investimenti esteri in Italia.
Oggi, desidero parlare di un’altra questione che mi sta molto a cuore: gli strumenti che sono stati utilizzati negli Stati Uniti per combattere la corruzione nel settore della sanità pubblica. Desidero condividere le mie esperienze personali e l’impatto che hanno avuto. Forse potrebbero esserci idee o lezioni imparate che potranno essere utili all’Italia negli sforzi per combattere la corruzione in questo campo.
Dimensioni
Mentre i sistemi sanitari negli Stati Uniti ed in Italia sono alquanto diversi, come l’Italia, anche gli Stati Uniti hanno una sanità pubblica molto grande. Ci prendiamo cura dei reduci di guerra, dei nostri pensionati e dei cittadini più poveri tramite la sanità pubblica. Quanto grande è il sistema? Grande. Nel 2014, gli Stati Uniti hanno speso circa 600 miliardi di dollari per il Medicare, il sistema che copre i nostri pensionati, circa 300 miliardi di dollari per il Medicaid, il sistema che copre coloro che hanno risorse limitate, ed altri 60 miliardi di dollari in spese sanitarie per il Dipartimento dei Veterani.
Negli Stati Uniti tali programmi di sanità pubblica ammontano a poco più del cinque percento del PIL, con il totale della spesa sanitaria tra pubblico e privato che ammonta a circa il 18 percento del PIL. In Italia, mi pare di capire, che la spesa è poco più del nove percento del PIL. Perciò nonostante tutte le sfide, si potrebbe sostenere che l’Italia stia ottenendo risultati migliori nella sanità rispetto all’America, spendendo anche di meno. L’America deve fare meglio, e l’Italia potrebbe anch’essa fare meglio. Come saprete, due settimane fa Transparency International Italia ha indicato che la corruzione nel settore dalla sanità in Italia toglie al sistema 6 miliardi di euro l’anno.
Strumenti per combattere la corruzione.
In aggiunta a numerose agenzie investigative del Governo degli Stati Uniti, compreso il Dipartimento della Giustizia, nel 1986 il Congresso ha emanato una singolare legge che è ora divenuta il principale strumento degli Stati Uniti per combattere le frodi contro il Governo degli Stati Uniti. La legge permette a chiunque abbia notizia di frode contro il governo di iniziare una causa in una corte federale in nome del governo. La legge prevede il triplo del danno effettivo subito dal governo e permette alla persona che ha iniziato la causa di trattenere per sé in media il 17 percento di quanto recuperato dal Dipartimento del Tesoro americano.
So molto di questa legge in quanto ne ho presentata una bozza al Congresso che l’ha successivamente trasformata in legge firmata dal Presidente Ronald Reagan nell’ottobre del 1986.
A seguito dell’emanazione della legge ho lasciato il mio studio legale per formare uno studio che si occupasse esclusivamente di queste cause per conto del governo statunitense. A tutto lo scorso anno, il mio studio legale ha recuperato 12 miliardi di dollari per il Tesoro degli Stati Uniti. Il governo degli Stati Uniti ha recuperato in totale circa 70 miliardi di dollari da quando la legge è stata emanata.
l’85 percento di tutti i soldi recuperati dal Dipartimento del Tesoro a seguito di frodi riguardanti contratti governativi, molti dei quali nel settore della sanità, deriva dall’avere dato a comuni cittadini la possibilità – e la protezione – di fare causa a quelle aziende che frodano il governo americano. Il governo semplicemente non ha le risorse per lottare contro questo tipo di corruzione da solo. E comunque, i risparmi totali, sono molto più dei 70 miliardi di dollari di cui dicevo prima. Rendendo la frode e la corruzione insostenibilmente costose per le aziende, riteniamo che frodi per mezzo trilione di dollari siano state evitate – mezzo trilione di dollari! Prima del False Claims Act – la legge statunitense sui “whistleblowers” – il costo della corruzione per le aziende era semplicemente troppo basso. Le aziende più grandi non avevano niente da perdere nel defraudare il governo americano. Ed i whistleblowers avevano troppo da perdere nel fare la cosa giusta segnalando la corruzione alla quale assistevano.
Catena Ospedaliera
Permettetemi di portarvi alcuni esempi di cause coronate da successo sotto l’egida di questa legge nel campo della sanità.
Negli Stati Uniti vi era una catena ospedaliera molto grande con scopo di lucro. Negli anni 70 e 80, questa catena era proprietaria o gestiva più di 400 ospedali nel paese.
La frode della catena ospedaliera ha avuto origine negli anni 80 negli ospedali. Tenevano quella che, secondo la causa intentata dai whistleblowers, era essenzialmente una contabilità segreta che dettagliava richieste di rimborso basate su costi che l’azienda sapeva fossero impropri ma che venivano comunque inoltrate a Medicare. La contabilità segreta era spesso contrassegnata come “riservata”. I dipendenti erano istruiti a non rivelarne l’esistenza agli ispettori del Medicare.
È emerso anche che la catena ospedaliera aveva sistematicamente condotto attività gravemente fraudolente nei confronti del governo federale. Inviavano fatture fraudolente al Medicare ed altri programmi di assistenza sanitaria gonfiando la gravità delle diagnosi. Davano anche quote della società a medici quale mazzetta, un compenso se volete, per indirizzare i pazienti agli ospedali dell’azienda. Ma non era tutto qui. Hanno anche inoltrato richieste per costi falsi, fraudolentemente fatturato il Medicare per servizi sanitari a domicilio, e pagato mazzette nella vendita di agenzie per servizi sanitari a domicilio ed a medici per indirizzare i pazienti. Ma c’è ancora di più: concedevano ai medici “prestiti” senza nessuna pretesa che questi soldi fossero rimborsati, affitti gratis, mobili gratis, medicine gratis dalle farmacie degli ospedali, tutto affinché indirizzassero i propri pazienti ai loro ospedali.
Più di 70 avvocati del mio ed altri studi hanno lavorato per più di 75,000 ore e speso circa 30 milioni di dollari in spese legali e contabili per portare a buon fine il caso per conto del governo.
Qual era la strategia della catena ospedaliera? Spendevano centinaia di milioni di dollari ed avevano un’armata di avvocati che lavoravano contro di noi. Hanno provato a sovrastarci economicamente, ma non avrei mai permesso che ciò accadesse.
Alla fine, gli ospedali hanno pagato al governo quasi 2 miliardi di dollari, facendone al tempo il più grande accordo legale per frode nella storia degli Stati Uniti. Il nostro cliente era un commercialista di uno degli ospedali.
Ecco alcuni esempi dove i whistleblowers tramite l’uso del False Claims Act hanno fatto venire alla luce casi ove non vi era solamente frode contro il governo , ma dove la salute dei pazienti veniva messa a rischio.
1. Un oncologo di Detroit ha somministrato chemioterapia ed altri dolorosi trattamenti oncologici a più di 500 pazienti che non ne avevano bisogno o non avevano nemmeno il cancro. Ha fatturato 34 milioni di dollari al Medicare per tali trattamenti non necessari. Il whistleblower fu il responsabile amministrativo dell’ufficio. L’oncologo è stato condannato a 45 anni di prigione.
2. Un neurochirurgo della California avrebbe eseguito interventi alla spina dorsale non necessari per impiantare strumenti prodotti da un’azienda, che in parte possedeva, incrementandone i profitti. Almeno una persona che non aveva necessità di tale chirurgia è morta sul tavolo operatorio. Il medico ha rinunciato alla licenza, ma la causa qui tam continua.
3. Un’azienda farmaceutica spingeva alcuni medici a prescrivere un antidolorifico oppiaceo pericoloso e assuefativo a pazienti che avevano dolori gestibili invece che ai soli malati di cancro che soffrivano di dolori estremi. Un venditore della farmaceutica ha fischiato. L’azienda ha pagato 425 milioni di dollari in sanzioni civili e penali e si è dichiarata colpevole penalmente.
4. Alcuni pazienti in dialisi furono messi a rischio da dei kit per test diagnostici difettosi utilizzati per determinare se alcuni trattamenti erano necessari. In quanto i test fornivano risultati sbagliati, alcuni pazienti in dialisi subirono degli interventi non necessari e subirono trattamenti non necessari che possono causare dolorose, mortali malattie. Un businessman ha fischiato segnalando i kit per test difettosi, che erano stati manufatti e distribuiti da una filiale di un importante laboratorio clinico. La produzione dei test fu fermata, l’azienda ha pagato 302 milioni di dollari in sanzioni civili e penali e la filiale si è dichiarata colpevole per tali gravi accuse penali.
5. Due medici di una catena ospedaliera con scopo di lucro eseguivano di routine interventi al cuore non necessari su pazienti che non ne avevano bisogno data la loro condizione medica. Lo facevano per i soldi che guadagnavano operando. La catena ospedaliera ha pagato 250 milioni di dollari per l’accordo con il governo.
Un’altra azienda ha consapevolmente venduto al governo strumenti difettosi che monitoravano la salute del paziente e non ha investigato o corretto i problemi una volta venutane a conoscenza. L’indennizzo non si è avvicinato neppure a quello pagato dalla catena ospedaliera o quello riguardante i test kit per la dialisi, ma è stato egualmente importante.
Il caso è venuto alla luce quando un ingegnere, production manager, si è lamentato con i suoi capi che l’apparecchiatura non faceva quello che doveva. Quando i suoi superiori e l’azienda non hanno preso provvedimenti, ha segnalato i difetti alla Food and Drug Administration, che regolamenta i dispositivi per il governo federale. L’azienda lo ha molestato , messo in disparte sul lavoro, ed alla fine lo ha licenziato. La causa e l’accordo seguirono .
La proposta di legge sul Whistleblowing in Italia
Sono lieto che l’Italia ha intrapreso passi per adottare una legge sul whistleblowing come la proposta di legge approvata dalla Camera in gennaio.
Tale proposta, co-sponsorizzata dal Movimento Cinque Stelle ed il PD, non è una legge qui tam, come il False Claims Act sul quale ho lavorato io, ma ha alcuni elementi utili, compresa l’estensione di alcune modeste protezioni per il whistleblwower nel settore privato (che non esistono in Italia oggi). Però sono state rimosse dal testo approvato gli incentivi economici per i whistleblowers, che erano stati inclusi in una versione precedente, e che sono parte essenziale del False Claims Act.
È un segnale positivo che la proposta di legge preveda protezione per i dipendenti sia pubblici sia privati che segnalano atti di corruzione verso la pubblica amministrazione all’Agenzia del dott. Cantone, l’ANAC, impedendo che il dipendente venga punito, licenziato, o che venga soggetto a misure discriminatorie sul lavoro, e che permetta all’ANAC di infliggere una sanzione al datore di lavoro fino a 30,000 Euro per atti discriminativi contro il whistleblower.
La proposta di legge è un buon primo passo. Il Movimento 5 Stelle ed il PD sono rimasti uniti nel sostenere la legge – sicuramente un buon segno per successive riforme sul whistleblowing. Inoltre, la proposta compie l’importante passo di stabilire il concetto del whistleblower nel settore privato ed il principio della protezione del whistleblower nel settore privato stesso.
Ma la proposta fa poco per prevedere incentivi per segnalare la corruzione. Questa legge, come molte altre in Italia e negli Stati Uniti, rappresenta un compromesso politico. È un inizio, ma invito l’Italia a continuare il lavoro sulle leggi anti corruzione.
La Cooperazione tra Italia e Stati Uniti nella lotta alla Corruzione – Esempio
Vorrei anche cogliere l’opportunità di segnalare un ottimo esempio di come l’Italia e gli Stati Uniti hanno cooperato nella lotta alla corruzione nel settore della sanità in Italia. Nel febbraio di quest’anno, gli U.S. Marshals di Miami hanno arrestato un cittadino italiano, Stefano Lorusso. Qui in Italia, le autorità italiane lo avevano accusato di avere riciclato i proventi illeciti derivanti da un vasto schema corruttivo che coinvolgeva la Commissione Sanità della Regione Lombardia. Avrebbe presumibilmente riciclato tangenti pagate al capo della Commissione da un imprenditore che aveva ottenuto contratti odontoiatrici per oltre 50 milioni di Euro. Il procuratore ha sostenuto che ciò veniva fatto tramite l’emissione di fatture false dalla sua azienda a Miami all’imprenditore, che poi trasferiva i pagamenti al capo della Commissione. Tale schema, simile ad altri che ho visto durate la mia carriera privata, hanno tolto al governo italiano la possibilità di utilizzare questi soldi dei contribuenti, i vostri soldi, al fine di prestare servizi ai cittadini italiani. Circa sei settimane fa, Lorusso ha dichiarato alla corte che non si sarebbe opposto ad essere riportato in Italia ed ha rinunciato all’estradizione dalla Southern District of Florida all’Italia. Aspetto di vedere gli sviluppi nel procedere del caso.
È stato un vero piacere condividere con voi le mie esperienze, e di parlarvi degli strumenti che abbiamo negli Stati Uniti per combattere la corruzione nel settore della sanità. Grazie molto per avermi avuto qui con voi oggi. E di nuovo, auguri per il proseguimento della conferenza.