Nei giorni 26-27 luglio l’Ambasciatore John Phillips e il Console Generale Philip Reeker hanno partecipato ad una serie di eventi organizzati per celebrare il 500.mo anniversario del Ghetto Ebraico di Venezia, il primo al mondo.
L’Ambasciatore, il Console Generale Reeker e consorte, hanno cenato con il Giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg, con la quale hanno poi assistito alla prima rappresentazione de “Il Mercante di Venezia,” recitato all’aperto, nella piazza principale del Ghetto stesso.

Il giorno seguente, dopo un incontro con il Sindaco Brugnaro, l’Ambasciatore ha visitato la mostra “Venezia, gli Ebrei e l’Europa – 1516-2016” a Palazzo Ducale. L’Ambasciatore ha poi parlato ad un cocktail organizzato dall’Università Americana Wake Forest, nella magnifica cornice di Casa Artom, un tempo sede del Consolato Americano di Venezia.
Il gruppo, che comprendeva anche il Giudice Ruth Bader Ginsburg e il Direttore di Wake Forest Peter Kairoff si è poi spostato sulla terrazza della Collezione Peggy Guggenheim per un pranzo.
La parte più importante della missione veneziana è stato sicuramente il processo fittizio dei protagonisti de “Il Mercante di Venezia” Shylock, Antonio, and Portia, per una folla accaldata (a causa dei fari delle molte TV) che gremiva la sontuosa Sala San Rocco, che per l’occasione ha registrato il “tutto esaurito.”
L’Ambasciatore John Phillips ha interpretato uno dei Giudici, durante questo evento esclusivo, presieduto dal Giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg. L’Ambasciatore ha fatto parte di una giuria, che ha emesso una sentenza molto più tenue nei confronti di Shylock, rispetto a quella che Shakespeare presentò più di quattrocento anni fa. Il Consolato Generale USA di Milano ha parzialmente sostenuto l’organizzazione del processo fittizio, con un piccolo contributo finanziario.