Ricollocazione di sei busti e tre statue – Palazzo Margherita, Galleria del piano nobile, Sala di Saturno, sala conferenze dell’Ufficio dell’Addetto alla Difesa
Si è conclusa in questi giorni la ricollocazione di nove importanti opere della collezione Ludovisi all’interno di Palazzo Margherita, sede della Cancelleria dell’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma.

A partire dal 2003 l’Ufficio dei Beni Culturali (Cultural Heritage Office) dell’Ambasciata USA ha avviato un progetto di conservazione della collezione di scultura situata nei giardini del comprensorio di via Veneto, risalente all’età imperiale romana ed entrata a far parte della rinomata collezione Ludovisi agli inizi del ‘600.
Le proibitive condizioni ambientali hanno reso necessari e urgenti il restauro e la ricollocazione all’interno di queste preziose opere d’arte e la loro sostituzione in loco con repliche ha permesso di mantenere inalterato l’aspetto originale di architettura e paesaggio. Sino ad oggi sono state restaurate e riposizionate ventuno opere.
Il progetto, diretto dalla curatrice dei beni culturali dell’ambasciata dott.ssa Valeria Brunori, che ne ha anche eseguito il restauro, è conforme alle linee guida del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo del Governo Italiano, e rientra tra gli obiettivi della sezione Overseas Building Operations/Operations/Cultural Heritage del Dipartimento di Stato U.S.A.
La fase appena conclusa ha visto la ricollocazione nella Cancelleria di sei busti e tre statue, restaurate tra il 2008 e il 2013.

Il riposizionamento dei sei busti nella Galleria del piano nobile della Cancelleria ha richiesto alcuni lavori preliminari di rinforzo strutturale. Le statue sono state trasportate con una gru attraverso la finestra centrale della facciata principale, e da lì alla Galleria.
Il restauro delle statue e la creazione delle repliche sono stati eseguiti da Valeria Brunori e Paola La Rosa dell’ufficio GSO-Cultural Heritage, con la consulenza scientifica di Daniela Candilio e Tiziana Ceccarini della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma ; le basi sono state create dallo Studio Arte S.n.c. di De Tomassi G. e C.; l’imballaggio, il trasporto e le manovre sono stati svolti dalla ditta Minguzzi S.r.l..; la documentazione fotografica è stata realizzata da Azimut S.a.s.; le analisi scientifiche sulle statue sono state eseguite da Studio Tecnico Associato FOR.GEO.; e il progetto di rinforzo strutturale è stato curato dall’ufficio dell’Ambasciata Facility Management/Engineering. L’intero progetto è stato finanziato e promosso dalla sezione Overseas Building Operations/Operations/Cultural Heritage.
