“Il Futuro dell’Europa: Quali Insegnamenti dall’Esperienza Americana”
14 settembre 2017
Centro Studi Americani, Roma
(As prepared for delivery)
Come sempre, è un piacere essere qui al Centro Studi Americani. Vorrei iniziare questo mio breve discorso congratulandomi con il professor Sergio Fabbrini per il suo ultimo traguardo: la pubblicazione del suo quindicesimo libro Sdoppiamento – Una prospettiva nuova per l’Europa.
Sono lieta che il professor Fabbrini abbia scelto il Centro Studi Americani per la presentazione del suo ultimo lavoro e, a questo proposito, desidero ringraziare Roberto Arditti per aver organizzato questo dibattito per discutere sul futuro dell’Europa.
Per me l’evento di questa sera rappresenta un perfetto esempio di come il Centro sia diventato sempre più un punto di riferimento a Roma per programmi di alto livello. Tali convegni, dibattiti, tavole rotonde e seminari non riguardano soltanto temi quali la cultura, la storia, i valori, le politiche e la politica degli Stati Uniti, ma anche una vasta gamma di altre questioni tempestive e urgenti, come ad esempio la sicurezza del bacino del Mediterraneo e gli sforzi per contrastare l’estremismo violento, la crisi migratoria che sta fronteggiando l’Europa in generale e l’Italia in modo particolare, nonché l’impegno della Russia nell’Europa orientale e nel Medio
Oriente. Ogni volta, il Centro riesce ad accrescere la nostra comprensione di questi problemi europei, transatlantici e globali, continuando a fornire un quadro informativo sul ruolo e la relazione dell’America con il mondo.
Da tempo gli Stati Uniti danno il loro contributo nel creare un’Europa forte, prospera e stabile; un’Europa che sia un partner forte e che condivida i nostri valori. Il successo di questi sforzi dipende in non piccola misura da opinion leaders come il professor Fabbrini che, attraverso i loro studi e il loro impegno, contribuiscono a promuovere una maggiore comprensione tra Stati Uniti ed Europa.
Professor Fabbrini, mi permetta di ringraziarla per l’amicizia di lunga data che la lega agli Stati Uniti e alla Missione USA in Italia. Dopo aver insegnato all’Università della California a Berkeley per più di 20 anni ed essersi dedicato ancora più a lungo allo studio degli Stati Uniti, ha sviluppato un’acuta e profonda conoscenza degli Stati Uniti, del suo popolo, del suo governo e delle sue politiche. La nostra Ambasciata le è profondamente grata per l’impegno profuso nel corso degli anni nel condividere le sue conoscenze e il suo punto di vista sugli Stati Uniti con gli studenti, i colleghi e i lettori dei suoi tanti libri e articoli. Lei contribuisce a rafforzare e a favorire un legame proficuo tra Italia e Stati Uniti. E nel vedere l’autorevole gruppo di relatori che Roberto Arditti ha messo insieme per il programma di questa sera, sono convinta che potremo contare su un vivace
dibattito.
Come punto di partenza parleremo del nuovo libro del professor Fabbrini, che analizza abilmente le varie sfide alle quali l’Unione Europea deve far fronte oggi: una moneta comune ma nessuna politica fiscale comune, l’afflusso di migranti e l’insorgere della xenofobia, il terrorismo, Brexit e, ultimi ma non meno importanti, un’identità europea in evoluzione e l’aumento di movimenti populisti, anti-europesti o euro-scettici. Partendo dalla sua visione della natura pluralista dell’Europa, il professor Fabbrini offre un’analisi approfondita di un nuovo modello europeo: un mercato comune condiviso da tutti gli Stati membri e un’unione federale tra i paesi dell’Eurozona.
Non vedo l’ora di ascoltare quale ruolo il professore e gli altri relatori prevedono per gli Stati Uniti in questo futuro dell’Europa e quali lezioni possono derivare dall’esperienza che il nostro Paese ha avuto con il federalismo negli ultimi duecento e passa anni.
Professore, lascio a lei la parola.