29-30 aprile 2017
Per il quinto anno consecutivo la facoltà di Ingegneria Aerospaziale dell’Università Sapienza di Roma ha ospitato quasi 300 giovani creativi partecipanti allo Space Apps Challenge, l’hackathon promosso in tutto il mondo dalla NASA per affrontare le sfide e proporre soluzioni per migliorare la vita sulla Terra in cinque ambiti, dalla conoscenza dell’ambiente alla prevenzione dei disastri naturali.
L’iniziativa, organizzata dalla nostra Ambasciata in collaborazione con l’ateneo romano e l’Agenzia Spaziale Europea, si è svolta durante il weekend del 29 e 30 aprile scorsi ed ha visto sfidarsi sedici team che dopo due giorni, e una notte, di intenso scambio di idee e frentico lavoro di programmazione e design, hanno presentato le loro soluzioni con un vero e proprio pitch stile startup.
Ospiti delle’edizione romana, il rappresentante della NASA in Europa, Timothy Tawney, e Blake Garcia della Second Muse, società che organizza l’hackathon a livello globale.
A vincere è stato il team “Desperados”, che ha proposto un sistema di previsione e allerta di precipitazioni atmosferiche in una determinata zona, basato su una app pe smartphones.
Secondo e terzo posto per i team Smartyes e Ray4U
Un ruolo importante nell’edizione 2017 è stato svolto dai ragazzi dell'”Ice Cream Team”, i vincitori del 2016, che hanno offerto ai team in gara preziosi consigli e, al termine della competizione, hanno selezionato i tre candidati al titolo di “People’s Choice Award” vinto poi dal team IGNI.
Roma è stata solo una delle cinque città italiane che hanno ospitato l’hackathon spaziale nel 2017. La nostra Missione Diplomatica ha organizzato infatti l’iniziativa anche a Napoli, con il Consolato Generale impegnato nella terza edizione con l’Università Federico II, e a Vicenza, dove il Consolato di Milano ha collaborato con la ConfArtigianato locale. Altre tappe italiane si sono svolte poi a Milano e a Torino con eventi indipendenti.