DOMANDE FREQUENTI
D: Il commercio e / o l’investimento devono essere stati effettuati prima che il visto venga rilasciato?
R: Il commercio deve già essere avviato al momento della richiesta del visto. Per quanto riguarda l’investimento, esso può anche essere in prospettiva, a condizione che i fondi siano irrevocabilmente impegnati per quella società al momento della richiesta. I fondi di investimento possono provenire da qualsiasi paese, compresi gli Stati Uniti, a patto che siano controllate dall’investitore.
D: Cosa si intende per commercio cospicuo?
R: Per commercio cospicuo si intende un flusso continuo di articoli commerciali tra gli Stati Uniti ed il paese firmatario del trattato. Questo significa numerose operazioni piuttosto che una singola transazione indipendentemente dal valore monetario.
D: Cosa si intende per investimento cospicuo?
R: Non c’è un importo fisso che costituisce tale investimento, bensi è sufficiente che i fondi investiti siano sufficienti a garantire l’impegno finanziario dell’investitore per il buon funzionamento dell’impresa, come stabilito dal “test di proporzionalità”. Il criterio su cui si basa il test è quello di confrontare il totale investito nell’azienda con il costo necessario a stabilire una nuova impresa della stessa natura o la quantità di capitale necessario per l’acquisto di un’impresa già esistente.
L’investimento deve più che semplicemente produrre un ritorno in grado di supportare l’investitore e la sua famiglia. Una impresa marginale è un’impresa che non ha la capacità di generare molto più di un reddito sufficiente per supportare l’investitore e la sua famiglia.
D: Sono consentite le joint ventures?
R: Sì, a condizione che l’ investitore che presenta la richiesta di visto sia in grado di “sviluppare e dirigere” l’impresa. Il richiedente deve essere in una posizione tale da dimostrare di poter controllare l’impresa attraverso la sua proprietà di almeno il 50% della società, o che possiede il controllo dell’azienda anche attraverso una posizione marginale nella stessa o attraverso altri mezzi aziendali che ne permettono il controllo.
D: Per quanto tempo un titolare di visto E1 o E2 può rimanere negli Stati Uniti?
R: Il richiedente visto deve avere l’intenzione di ripartire dagli Stati Uniti al momento della conclusione dell’ attività commerciale. Tuttavia, i titolari di visti E possono risiedere negli Stati Uniti fino a quando continuano a possedere lo status di visto E.
“Dipendenti essenziali” possono rimanere fin quando la loro presenza nella gestione dell’azienda è ritenuta necessaria, e solo fino a quando il proprietario è in grado di dimostrare o che i lavoratori statunitensi non abbiano le qualifiche per quel tipo di lavoro o che dimostri di stare addestrando lavoratori statunitensi per poi essere inseriti nella società.
Un visto E-1 o E-2 può essere rilasciato ad un cittadino italiano per un massimo di 5 anni. Tuttavia, spetta solo al funzionario consolare decidere se rilasciare o meno il visto per l’intero periodo di cinque anni.
Al primo ingresso, funzionari dell’immigrazione autorizzeranno la durata del soggiorno negli Stati Uniti, con le estensioni generalmente disponibili fino a quando il titolare del visto E e la sua famiglia mantengono il loro status di visto E.
Alla scadenza del visto, il commerciante / investitore o i dipendenti possono chiedere di rinnovare il visto. Non vi sono limiti per i rinnovi, a condizione che il richiedente continui a qualificarsi.
D: Ho ottenuto un cambio di status a visto –E– negli Stati Uniti, posso fare richiesta di rinnovo?
R: No. I commercianti / investitori che hanno cambiato lo status negli Stati Uniti con USCIS, ottenendo lo status –E–, devono presentare domanda e seguire l’iter, come per gli investitori che fanno domanda per la prima volta. Questi cambiamenti di status rimangono validi solo mentre il richiedente rimane negli Stati Uniti. Una volta che il richiedente ha lasciato gli Stati Uniti, dovrà richiedere un nuovo visto E per poter tornare e riprendere il funzionamento del suo business. Il cambiamento di status non garantisce il rilascio di un visto né esonera l’investitore dal normale processo di presentazione dei documenti con il Consolato di Roma.
D: Come posso fare affinchè la mia azienda sia riconosciuta come azienda già consolidata?
R: Il Consolato di Roma identifica in modo autonomo le società da aggiungere alla lista delle società consolidate. Dunque, non sono ammesse richieste per aggiungere nomi di società a tale lista.